Il libro che vi proponiamo oggi non è un romanzo ma si tratta di un saggio di grande successo per i lettori appassionati di misteri e codici segreti. Trae ispirazione dalla trasmissione televisiva Voyager e propone una lettura e qualche riflessione della profezia maya che dovrebbe raccontare indizi sul futuro. Quali sono gli elementi da prendere in considerazione? I maya sapevano o avevano conoscenze astronomiche a lungo rimaste nascoste?
Forse una risposta risolutiva al riguardo non è possibile darla, quello che Roberto Giacobbo propone in questo libro è uno spunto.
Si parte dai Maya per viaggiare nelle rivelazioni di Malachia sui papi, si prendono in considerazione traduzioni e interpretazioni prese da testi antichi di culture apparentemente molto distinti fra di loro.
Forse un invisibile filo lega le culture di paesi asiatici come la Cambogia con le popolazioni native del Messico. Vicinanze fra costruzioni monumentali e teschi in cristallo di pregiata fattura potrebbero raccontare di un sapere ormai scomparso, forse potrebbero celare uno scenario fatto di nuovi percorsi e di una crescita globale per il genere umano.
L’argomento è sicuramente controverso e quello che in realtà propone Roberto Giacobbo ci porta in un lungo e intrigante viaggio nella memoria culturale nostra e di altri popoli. La volontà di voler leggere testi e fatti non del tutto chiari, ipotesi forse affascinanti o incredibili come fossero romanzi d’avventura.
E’ difficile scegliere una risposta precisa ai segnali di un lontano passato, quello che resta nella lettura del libro è la voglia di approfondire le antiche culture, provare a sapere come fosse possibile lavorare il cristallo con mezzi all’apparenza semplici, come è stato possibile costruire edifici monumentali per popolazioni tanto antiche.
2012 la fine del mondo? Roberto Giacobbo, Mondadori, € 17,00
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